mascherina disturbi al collo starbenegroup

L’uso della mascherina può dare disturbi al collo?

La indossiamo ogni giorno e lo faremo ancora per un po’.

Ma può la mascherina far insorgere tensioni e dolori cervicali anche lungo il braccio, fino alla mano?

A soffrire siamo in molti, soprattutto chi la porta tante ore al giorno.

E siamo in molti a chiederci se il suo uso prolungato stia influenzando quei disturbi muscolari e articolari legati al tratto cervicale.

Scopriamolo insieme.

Quali sono i disturbi più frequenti con l'uso della mascherina?

Il tratto cervicale è un complesso e delicato segmento della nostra colonna vertebrale.

Ma allo stesso tempo molto mobile, forte e resistente allo scopo di:

  • sostenere il capo con il suo considerevole peso
  • permettere alla testa di orientarsi in tutte le direzioni e di potersi posizionare
  • difendere le strutture come le radici nervose, il midollo spinale e le arterie vertebrali che passano di lì.

Conoscere l’importanza anatomica e la fisiologia della cervicale ci permette di capire quali sintomi accusiamo.

Ci sono disturbi e problemi legati al tratto cervicale che interessano la muscolatura superficiale e profonda, i nervi sensitivi e motori (plesso brachiale), il sistema vascolare e che noi comunemente definiamo “la cervicale“.

Vediamoli insieme:

  • contratture muscolari e tensioni al collo e al dorso
  • dolore trafittivo tra le scapole o sull’apice di una scapola
  • rigidità e limitazione ai movimenti del capo e delle spalle
  • indolenzimento lungo un braccio
  • sensazione di avere della sabbia nelle vertebre cervicali ad ogni movimento del collo
  • formicolio alle mani o a qualche dito della mano
  • mal di testa
  • sensazione di instabilità, vertigini, nausea.

Sono questi i più frequenti disagi sofferti, meglio definiti come cervicalgia e cervicobrachialgia.

Siamo davvero in tanti ad accusare questi sintomi oggi che rimaniamo a lungo seduti, che utilizziamo per ore ed ore il computer (per lavoro e per studio), che facciamo troppo poca attività fisica, che teniamo il capo in avanti e il collo flesso per leggere dallo smartphone in posizioni poco funzionali.

E poi c’è la mascherina da indossare ogni giorno.

Cosa comporta l'uso della mascherina?

Molte persone sono più sensibili ai disagi legati alla mascherina rispetto ad altre.

In generale però, avere naso e bocca coperti fino sotto gli occhi, richiede degli adattamenti in termini di posizioni assunte e di movimenti adottati tali da creare disturbi cervicali.

Partiamo dalla respirazione dentro la mascherina.

A volte ci manca l’aria o l’aria che respiriamo all’interno della mascherina è troppo umida e calda.

Ecco quindi che iniziamo con una serie di micro movimenti con il capo per trovare delle “vie di fuga” al respiro.

Anche le mani sono costantemente coinvolte in continui aggiustamenti della mascherina pizzicandola, spostandola, tirandola su, tirandola giù senza rendersi conto che per far ciò i muscoli di braccia, spalle e collo sono sotto stress.

Dentro la mascherina respiriamo con il naso, con la bocca e con entrambe a seconda del bisogno d’aria.

Così facendo coinvolgiamo anche i muscoli masticatori in una serie di contrazioni che si riflettono fino al collo.

E che dire del fatto che, indossata bene fino sotto gli occhi, la mascherina impedisce di vedere bene in basso quando si scrive, si legge, si lavora alla tastiera del computer?

Ciò favorisce una flessione del collo in avanti e verso il basso con una conseguente inversione di curva (la lordosi del tratto cervicale diventa cifosi).

La muscolatura del collo si ritrova in costante allungamento e reagisce andando in contrattura.

Per vedere meglio quando portiamo la mascherina e magari gli occhiali si appannano, favoriamo degli scompensi muscolari e dei disequilibri del tratto cervicale che alla lunga possono darci una serie di disturbi.

Il sistema visivo, infondo, è strettamente legato alla posizione del capo e alla postura adottata e a sua volta condiziona l’assetto cervicale e cervico-dorso-lombare.

L’uso della mascherina comporta una difficoltà di capire e interpretare ciò che una persona sta dicendo perché spesso le parole non sono chiare filtrate attraverso il tessuto.

L’ascolto diventa così problematico e ci ritroviamo spesso a “tirare l’orecchio” per comprendere meglio con conseguenti, continui movimenti del collo per orientare l’orecchio.

Ancora un’ultima considerazione.

Quando togliamo la mascherina dal volto e la lasciamo pendere appesa ad un orecchio non ci accorgiamo che teniamo il collo inclinato di lato e alla lunga questo provoca contratture e disequilibri cervicali.

Ecco 4 consigli e 3 esercizi utili per alleviare i disturbi al collo

La mascherina non è di per sé il problema se la indossiamo solo in alcuni momenti della giornata.

Così come le posizioni viziate che adottiamo o i micro movimenti che facciamo per evitare il fastidio che ci procura.

Il vero problema è l’uso prolungato nell’arco della giornata senza toglierla.

Il protrarsi dell’uso nel tempo in quelle persone che magari hanno già sofferto di cervicalgia o che, insieme a un lungo lavoro al computer, vedono le prime modificazioni posturali del loro tratto cervicale.

👉 Cosa fare quindi?

Ecco alcuni suggerimenti utili che puoi mettere in pratica già da subito:

  1. indossa un tipo di mascherina che risulti morbida, avvolgente, aderente, adatta alla forma del viso, con elastici non troppo tesi, che non comprima e segni alcuni tratti della faccia, che permetta di respirare senza produrre troppo calore all’interno
  2. togli la mascherina quando sei solo, all’aperto, in auto e ogni qualvolta lo puoi fare
  3. quando la devi indossare, regola l’altezza dello schermo del computer, sistema la seduta, solleva lo smartphone all’altezza degli occhi
  4. compensa le posizioni poco funzionali adottate durante il giorno insieme all’uso della mascherina con una breve camminata o con gli esercizi consigliati

Per finire, puoi eseguire regolarmente i 3 esercizi descritti qui sotto:

👉 ESERCIZIO 1

Da seduto o da in piedi allunga i muscoli laterali del collo a destra inclinando il capo a sinistra senza ruotarlo, abbassando la spalla destra con l’idea di toccare terra con la mano destra.

Cambia lato.

Esegui l’esercizio in modo graduale per almeno 30 secondi.

👉 ESERCIZIO 2

In piedi, schiena e capo al muro, spalle aperte e scapole vicine, abbassa il mento e guarda il pavimento per circa 10 volte mantenendo la posizione per 10 secondi.

👉 ESERCIZIO 3

In piedi vicino ad una parete, posiziona una softball tra muro e fronte, tra muro e nuca, tra muro e tempia destra, poi sinistra.

Spingi la palla contro il muro e tieni la posizione per alcuni secondi.

Cerca di essere costante nel fare gli esercizi che ti abbiamo proposto in questo articolo e vedrai che noterai presto dei miglioramenti.

👉 Questi esercizi e i consigli dati non ti bastano?

Fatti aiutare da un fisioterapista o da un fisiatra di Starbene Group.

Il primo obiettivo dell’intervento fisioterapico ha lo scopo di ridurre il dolore e far scomparire il disturbo, ma il successivo ha il compito di aumentare la mobilità articolare, correggere la postura cervicale e ritrovare un equilibrio che si mantenga a lungo nel tempo con esercizi terapeutici adattati.

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P.P.S. L’articolo non fornisce né intende fornire o suggerire terapie e/o diagnosi mediche, in nessun caso. Il medico curante o lo specialista è la figura di riferimento per individuare la patologia e consigliare il trattamento. Le informazioni contenute in questo articolo non sostituiscono il parere medico).

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