rischio infarto attività fisica

Esercizi e cuore: come l’attività fisica regolare riduce drasticamente il rischio di infarto

Le domande più comuni che le persone infartuate si pongono sono queste:

  • dopo l’infarto posso riprendere la vita di prima?
  • avrò dei limiti e dei divieti?
  • quali sono i consigli e gli accorgimenti?

In questo articolo proviamo a rispondere a queste domande.

Buona lettura!

L’attività fisica dà grossi benefici a tutti coloro che hanno avuto un infarto.

Nello specifico, mantiene controllati la pressione sanguigna, i valori della glicemia e i livelli del colesterolo nel sangue così da rappresentare una importante prevenzione secondaria.

Sappiamo che l’infarto mette a rischio la condizione del cuore, ma non dobbiamo dimenticare che compromette pure la mobilità muscolo-scheletrica limitando la libertà di movimento della persona sia in ambito lavorativo che di vita privata e tempo libero.

Un problema cardiovascolare così serio come l’infarto si ripercuote in realtà su tutto il corpo e influenza negativamente anche la componente psicoemozionale.

È vero che ogni episodio di infarto differisce da persona a persona, che molto dipende dal numero di danni subiti dall’organo cuore e dalla loro entità, ma nella più parte dei casi si ritorna a fare la vita di prima.

Le stesse attività che si facevano prima dell’infarto porta con sé un correttivo: la persona si impegna a migliorare il suo stile di vita e diventa più attenta a tutte le precauzioni.

cosa è infarto

Cosa è l’infarto

Il termine indica la morte, la necrosi del tessuto muscolare cardiaco ovvero il miocardio per un’improvvisa interruzione della circolazione sanguigna e per un marcato apporto di ossigeno.

In pochi minuti il tessuto muscolare del cuore smette di contrarsi e va incontro a necrosi per un’ostruzione del flusso sanguigno a livello delle arterie coronarie.

La guarigione dall’infarto che prevede la cicatrizzazione della lesione al tessuto muscolare cardiaco richiede un intervallo di tempo di circa tre settimane – circa il 70-80% delle persone colpite da infarto riprende presto una vita normale se il decorso della fase acuta e la conseguente convalescenza si sono svolti in modo rapido e senza complicazioni.

Il restante 20-30% degli infartuati che può presentare ancora qualche disturbo o conseguenza, dovrà ritornare al quotidiano con maggiore gradualità.

fattori rischio infarto

Fattori di rischio di un infarto

L’attenzione e il rigore devono essere posti su tutti i fattori di rischio che portano all’infarto:

  • sovrappeso
  • fumo
  • sedentarietà glicemia elevata
  • assetto lipidico (colesterolo cattivo)
  • pressione arteriosa alta
  • stress

Così vanno rispettati gli accorgimenti quali seguire la terapia farmacologica consigliata, adottare una dieta corretta e sana, tenere sotto controllo il peso corporeo e, se necessario, perdere qualche chilogrammo, smettere di fumare, fare periodicamente le analisi del sangue, inserire l’attività fisica nel quotidiano.

consigli e suggerimenti

Quali sono i consigli e gli accorgimenti utili?

Il training fisico è la vera e propria terapia utilizzata come percorso riabilitativo ospedaliero dopo l’infarto.

Le sedute riabilitative svolte per alcune settimane sotto controllo da parte delle figure sanitarie preposte, devono però essere seguite da un programma personalizzato di training fisico in palestra.

È Importante, infatti, mantenere la condizione fisica di almeno 30-40 minuti tutti i giorni.

Affidarsi ad un centro fitness dotato anche di area medico-specialistica e fisioterapica, consente di allenarsi in sicurezza con il proprio personal trainer al tapis roulant, alla cyclette e con una routine personalizzata di esercizi a corpo libero.

L’esercizio fisico dopo l’infarto diventa tanto importante e indispensabile quanto la cura farmacologica.

A tutti gli effetti è da considerarsi una terapia che, nell’immediato allo scatenarsi dell’evento, deve essere individualizzato per ridurre i rischi di uno sforzo eccessivo.

In seguito, l’attività fisica deve mantenersi moderata (con una frequenza cardiaca di 80-120 al minuti), ma regolare e costante per il resto della vita quantificandosi almeno in circa 120-150 minuti alla settimana.

L’attività fisica rappresenta una forma di prevenzione alla possibilità di un altro episodio.

Fondamentale il monitoraggio della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca quando si fa l’esercizio fisico.

I consigli medici sull’attività fisica riguardano la ripresa delle camminate anche veloci soprattutto all’aperto, il dedicarsi al giardinaggio, ad esempio, oppure ad esercizi di potenziamento muscolare a corpo libero con carichi non superiori ai 5kg.

Queste sono attività indicate a tutti mentre lo sport e l’agonismo va riconsiderato con il proprio cardiologo e non prima del terzo mese dall’evento infarto.

Il movimento è necessario e fa bene, ma bisogna fare attenzione perché non sempre si può affrontare qualsiasi sforzo fisico.

attività fisica riduce infarto

L’attività fisica per ridurre il rischio di infarto: benefici

L’attività fisica, a partire dalla prima fase di riabilitazione e in seguito come nuova, sana abitudine, è lo strumento necessario per riacquistare la migliore condizione non solo fisica, ma anche mentale e sociale.

Non si cancellano le “cicatrici” dell’infarto, ma si consente al cuore di battere regolarmente e di dare prestazioni ottimali.

L’attività fisica, che deve essere regolare, controllata e adatta alle condizioni fisiche di ciascuno, migliora la funzione cardiaca grazie ad azioni specifiche quali:

  • riduzione della frequenza cardiaca sia dopo lo sforzo che a riposo. Le pulsazioni infatti diminuiscono con il progredire dell’allenamento (la persona infartuata riesce a saltare lo stesso numero di scalini con meno battiti)
  • riduzione della pressione arteriosa per una migliore tolleranza dello sforzo. Allenandosi si riscontra un minore bisogno di ossigeno e di conseguenza si sopporta meglio lo sforzo
  • creazione di un circolo coronarico collaterale per far fronte al ridotto flusso sanguigno dei vasi ostruiti parzialmente o completamente
  • utilizzo migliore dell’ossigeno grazie ad una muscolatura sempre attiva
  • riduzione dei rischi di trombosi, di colesterolo alto, di ricadute e complicanze
attività fisica dopo infarto

Va bene fare attività fisica dopo un infarto? Consigli pratici

La risposta è sì, ma con alcune precauzioni e consigli specifici!

Dopo un infarto, e non tutti gli infarti sono uguali, l’attività fisica può essere una parte fondamentale del percorso di recupero.

Ecco alcuni punti fondamentali da considerare:

1️⃣ consulta il tuo medico: prima di iniziare, è essenziale parlare con il tuo cardiologo o medico di fiducia. Ogni persona è unica, e il tuo medico può darti indicazioni precise su quali esercizi sono sicuri e adatti al tuo stato di salute.

2️⃣ inizia gradualmente: comincia con esercizi leggeri. Camminare è un ottimo punto di partenza fino ad arrivare ad una passeggiata sportiva. Puoi iniziare con 5-10 minuti al giorno e aumentare progressivamente fino a 30 minuti. L’importante è non forzare troppo il corpo all’inizio.

3️⃣ partecipa a un programma di riabilitazione cardiaca: questi programmi sono pensati appositamente per chi ha avuto un infarto. Qui, professionisti qualificati ti guideranno attraverso esercizi sicuri e controllati, monitorando i tuoi progressi e adattando il programma alle tue necessità.

4️⃣ scegli attività che ti piacciono: l’esercizio dovrebbe essere anche divertente. Se ti piace nuotare, fare yoga o andare in bicicletta, queste possono essere ottime opzioni. L’importante è che l’attività ti piaccia e ti mantenga motivato.

5️⃣ ascolta il tuo corpo: durante l’esercizio, presta attenzione a come ti senti. Segnali di allarme come dolore al petto, difficoltà respiratorie, vertigini o un battito cardiaco irregolare devono essere presi sul serio. Se sperimenti questi sintomi, fermati immediatamente e consulta il tuo medico.

6️⃣ mantieni una routine costante: la chiave per i benefici a lungo termine è la costanza. Cerca di esercitarti regolarmente, ma non esagerare. Anche esercizi di intensità moderata, come il giardinaggio o le passeggiate con il cane, possono fare una grande differenza.

7️⃣ combina l’esercizio con una dieta sana: una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali, può supportare i benefici dell’attività fisica e contribuire al recupero del tuo cuore.
Ricorda, la tua salute è preziosa e vale ogni piccolo passo che fai verso il miglioramento.

È da considerare un comportamento virtuoso che salva il cuore quello di abolire la sedentarietà anche e soprattutto dopo l’infarto.

Un programma personalizzato di training fisico diventa una terapia importante per ridurre il rischio di mortalità successiva all’infarto.

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