Durante l’estate capita a molti di organizzare una bella camminata in montagna e di fare poi i conti con le gambe dure e dolenti.
Se non sei abituato, infatti, ad uno sforzo fisico sul terreno accidentato come un sentiero di montagna, (magari camminando per 3-4 ore con lo zaino in spalla), puoi fare l’esperienza dell’affaticamento muscolare.
In questo articolo vogliamo darti alcuni consigli da mettere in pratica prima e dopo una camminata in montagna.
Buona lettura!
Tabella dei contenuti >> (tempo lettura: 4 minuti)
Che cos’è l’affaticamento muscolare?
Per affaticamento muscolare si intende quella reazione naturale a cui va incontro la muscolatura quando è troppo a lungo sollecitata o troppo intensamente sollecitata in un’attività fisica impegnativa.
Lo sforzo muscolare provoca una serie di fisiologiche microlesioni delle fibre muscolari che a loro volta causano un’infiammazione locale.
Quando ciò accade i recettori muscolari del dolore vengono stimolati troppo e inviano al cervello segnali dolorifici importanti.
È così che tutto il sistema nervoso periferico ne è coinvolto.
I dolori muscolari che avverti sono infatti causati dallo stress che la muscolatura subisce per l’eccessivo sforzo o per il prolungato sforzo.
Dopo una lunga camminata in montagna con un livello di impegno muscolare piuttosto elevato le gambe possono dolere fin da subito così come puoi sentirle dure, pesanti, gonfie e rigide nei movimenti.
La causa risiede nella ripetizione di movimenti eccentrici a cui i muscoli non sono sempre preparati.
Il lavoro muscolare eccentrico è quel lavoro che le fibre muscolari fanno quando, contraendosi, si allungano come ad esempio andando in discesa in montagna dopo esser saliti.
4 consigli per evitare l'affaticamento muscolare in montagna
Prima di intraprendere un’impegnativa camminata in montagna devi chiederti qual è la tua condizione fisica in quel momento e com’è quel percorso di montagna che vuoi affrontare.
Troppo spesso accade che ti manchi la preparazione fisica oppure che decidi di muoverti dopo un lungo periodo di inattività o che ti imbatti in uno sforzo, senza calcolarlo, piuttosto intenso.
Per evitare l’affaticamento muscolare e qualsiasi rischio di infortuni o microtraumi legati all’attività fisica ecco 4 consigli che puoi mettere in pratica.
Con alcuni esercizi di attivazione è possibile, infatti, far affluire più sangue e ossigeno ai muscoli delle gambe in particolare, lubrificare le articolazioni, aumentare la temperatura delle estremità inferiori e superiori, accelerare gli elementi del battito cardiaco, aumentare la flessibilità.
1️⃣ Preparazione
Prima di affrontare una camminata in montagna di un certo impegno che non ha nulla a che vedere con una tranquilla passeggiata, dedica del tempo minimo alla preparazione con un movimento simile magari programmando semplicemente di salire e scendere le scale di casa.
2️⃣ Esercizi di riscaldamento
Dedica qualche minuto al riscaldamento muscolare che crea le giuste condizioni per affrontare qualsiasi tipo di attività fisica soprattutto quando si preannuncia intensa.
Gli esercizi di riscaldamento mettono in moto tutta la muscolatura garantendo così una migliore resistenza alle sollecitazioni.
3️⃣ Inizia gradualmente
Aumentare gradualmente il carico di lavoro (la prima camminata in montagna non deve essere troppo impegnativa!) per aiutare il fisico ad adattarsi progressivamente.
4️⃣ Esercizi di allungamento
Dai importanza agli esercizi di allungamento della muscolatura sollecitata e al riposo come momento di defaticamento.
Un ulteriore consiglio valido è di usare i bastoncini da trekking per sgravare le articolazioni degli arti inferiori, per avere un migliore equilibrio e per bilanciare meglio lo sforzo muscolare.
Inoltre, quando la camminata sta per terminare (mancano circa 10 minuti all’arrivo) rallenta l’andatura e non lasciarti prendere dalla voglia di accelerare per arrivare a destinazione!
Questo ritmo di camminata più lento rappresenta la prima fase di defaticamento che evita il dolore alle gambe.
👉 Cosa fare a fine camminata?
A fine camminata, quando i muscoli sono ben caldi, si può forzare appunto con alcuni esercizi di allungamento mantenendo più a lungo le posizioni:
- in stazione eretta con un piede avanti, spostare il peso fino a sentire la tensione del polpaccio della gamba che rimane dietro
- da in piedi a ginocchia tese, flettere il busto in avanti fino a sentire la tensione dietro le cosce
- in posizione eretta tenendosi con una mano in appoggio, afferrare la caviglia con l’altra mano e portare il tallone verso gluteo per allungare il quadricipite.
Dopo gli esercizi di defaticamento e allungamento, una volta giunti a casa, si consigliano, per alleviare ulteriormente il dolore e l’affaticamento alle gambe:
- una bella doccia rigenerante e un massaggio alla muscolatura delle gambe frizionando in modo dolce con una pomata a base di arnica
- rilassare le gambe tenendole sollevate e una sosta per qualche giorno dalle attività sportive più impegnative.
Alimentazione e idratazione: sostenere il tuo corpo in montagna
Quando ti avventuri in montagna, la tua alimentazione e idratazione svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere il corpo durante l’escursionismo e nel ridurre l’affaticamento muscolare.
Ecco alcuni consigli pratici per assicurarti di nutrire il tuo corpo adeguatamente durante le tue avventure alpine.
- Mantieni una buona idratazione:
l’importanza dell’idratazione in montagna non può essere sottovalutata.
Bere a sufficienza ti aiuta a prevenire crampi muscolari e affaticamento.
Porta con te una borraccia e bevi frequentemente, sia durante il percorso che durante le pause. - Fornisci energia con spuntini:
gli escursionisti spesso bruciano molte calorie durante le lunghe camminate.
Assicurati di portare con te spuntini energetici come frutta secca, barrette proteiche o frutta fresca.
Questi alimenti ti aiuteranno a mantenere i livelli di energia costanti e a prevenire la sensazione di stanchezza. - Pianifica i pasti principali:
se il tuo itinerario di trekking comprende una giornata intera, pianifica i pasti principali.
Un pranzo nutriente ti darà la forza necessaria per affrontare le salite e i percorsi più impegnativi.
Scegli cibi ricchi di proteine, carboidrati e grassi sani, come sandwich con pane integrale, formaggio e verdure. - Integratori e sali minerali:
in alcune situazioni, specialmente in escursioni molto impegnative o in condizioni climatiche particolari, potrebbe essere utile portare con te integratori di sali minerali o elettroliti per mantenere l’equilibrio idrico del tuo corpo. - Evita il consumo eccessivo di alcol e caffeina:
l’alcol e la caffeina possono contribuire alla disidratazione, quindi cerca di limitarne il consumo durante le escursioni in montagna.
Opta per bevande rinfrescanti e idratanti come l’acqua o il tè alle erbe. - Rispetta le allergie e le intolleranze alimentari:
se hai allergie o intolleranze alimentari, assicurati di portare con te gli alimenti adatti alle tue esigenze.
Puoi anche scegliere escursioni che prevedono soste in rifugi o punti ristoro dove puoi trovare opzioni alimentari più adatte. - Ristoro post-escursione: dopo una lunga giornata di trekking, ricorda di concederti un pasto nutriente per favorire il recupero muscolare.
Proteine magre, carboidrati complessi e verdure ti aiuteranno a ridurre la sensazione di affaticamento e favoriranno la riparazione muscolare.
Una corretta alimentazione e idratazione possono fare la differenza nel mantenere i muscoli in forma e pronti ad affrontare le sfide in montagna.
Cosa fare in caso di affaticamento muscolare?
Quando l’impegno muscolare è stato elevato rispetto la tua condizione fisica di partenza e, a toccarli, quei muscoli fanno davvero male, devi ricordarti una cosa.
Non è il riposo completo che risolve il dolore alle gambe, la tensione muscolare, l’irrigidimento e il gonfiore ma, ancora una volta, il movimento!
E allora ecco 3 consigli da mettere in pratica per evitare l’affaticamento muscolare prima e dopo una camminata in montagna:
👉 Esercizi di allungamento
Fai qualche esercizio di allungamento per ritrovare la flessibilità e l’elasticità muscolare in modo lento e graduale.
👉 Fai un po’ di attività fisica generale
Attiva il tuo corpo con un po’ di attività fisica generale, meglio se di tipo aerobico, e ad un’intensità molto bassa per “sciogliere” la muscolatura rimettendola in moto dolcemente.
L’allungamento (stretching) muscolare e una serie di contrazioni a debole impatto vanno infatti ad agire sul tessuto muscolare e ad attenuare il disturbo o dolore legati all’affaticamento.
👉 Chiedi consiglio ad un fisioterapista
Quando gli effetti di uno sforzo muscolare persistono e durano più di 24 ore fino ai 4-6 giorni successivi alla camminata è sempre bene chiedere consiglio a un fisioterapista per escludere qualsiasi condizione infiammatoria o traumatica.
Il fisioterapista può essere d’aiuto, inoltre, con alcuni trattamenti defaticanti e drenanti come il massaggio, il linfodrenaggio o antinfiammatorio come il laser, l’ultrasuono o la tecarterapia.
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